FATTORI CHE DETERMINANO LE CARATTERISTICHE DEL SUOLO DI COLTIVAZIONE

on Dicembre 4 | in Consulenza Giadinaggio, Cura delle Piante, Orto Biodinamico | by | with No Comments

Influiscono sulla composizione del terreno diversi fattori come la roccia madre, il clima, la presenza di organismi viventi, la pendenza, il rilievo, l’esposizione e il tempo. La combinazione delle diverse variabili dei fattori elencati dà origine alla formazione di terreni diversi tra loro. Non esistono terreni uguali ma solo con caratteristiche simili. Analizziamo ora singolarmente i fattori più influenti.

Il clima della zona. Ad esempio l’alternanza di gelo e disgelo accelera il processo di sminuzzamento della roccia in elementi sempre più piccoli, così come il lavoro degli organismi terricoli.

La roccia madre. La roccia madre ha di per sé delle caratteristiche da ricercare nelle sue origini, come la presenza in quantità più o meno massiccia di elementi come calcio, rame, ferro, zinco e magnesio che si ritrovano nel terreno.

Conglomerato

La pendenza del versante, il rilievo e l’esposizione. Questi fattori influiscono sul collocamento del terreno e sulle influenze della sua esposizione ai raggi solari. Per questo infatti si consiglia solitamente di esporre le piante che abbisognano di molta luce a Sud: saranno illuminate più a lungo dal sole (sempre tenendo in considerazione anche eventuali ostacoli circostanti). L’inclinazione e la presenza di rilievi influiscono invece sulle conseguenze erosive dell’acqua e del vento, ma anche di eventuali depositi che con essi si possono formare.

– Il tempo. Il tempo è inteso come “gli anni” che ha il terreno.  In funzione di ciò infatti il terreno avrà diverse proprietà con riferimento alla stratificazione, alla presenza di carbonati, di humus, sul Ph ecc.

La presenza di organismi viventi (sia di quelli superficiali che di quelli terreni) che aiutano la movimentazione del terreno e il suo nutrimento attraverso il rilascio di sostanze.

organismi viventi terreno

Con l’aiuto del clima e degli organismi che agiscono nel suolo la roccia madre si frantuma negli anni. Dalla roccia madre, con l’aiuto delle reazioni chimiche derivanti dalle acque piovane o emesse dagli organismi presenti nella terra , si generano le argille e i principi nutritivi.

Particolarità dell’argilla è quella di avere carica negativa: questo fa si che i principi nutritivi come calcio, potassio, magnesio ecc (che hanno carica positiva) siano attratti nei terreni argillosi e al contrario i principi nutritivi con carica negativa come zolfo e fosforo siano respinti. Sabbia e limo invece hanno una carica praticamente nulla.

Un terreno ricco di vita (piante e organismi viventi) sarà composto da una terra ricca di sostanza organica che attrarrà i lombrichi e gli altri organismi terricoli che favoriscono il rimescolamento e l’arricchimento del terreno rendendolo più produttivo e ricco di humus. Anche l’humus, come l’argilla, ha carica elettrica negativa e la sua presenza indica buona fertilità del suolo.

Sabbia, limo, argilla e humus possono essere spostati dal luogo in cui si trovano in origine dai fenomeni atmosferici ancorandosi a nuovi terreni.

Con il passare del tempo, e l’agire degli agenti atmosferici, delle piante e del loro apparato radicale, degli organismi terricoli e anche dell’uomo,  il terreno può modificarsi e le sostanze andare in profondità o emergere formando degli strati.

Le percentuali di sabbia, limo e argilla presenti nel proprio terreno possono essere variabili. Per capire se il terreno è più argilloso, o sabbioso o ricco di limo ci sono diversi metodi.

 Analisi del terreno. E’ possibile prelevare un campione di terreno e farlo analizzare in un laboratorio specializzato. E’ il metodo più semplice e più preciso, l’unico svantaggio è che è a pagamento.

 Analisi manuale. Consiste nel prendere una zolla di terreno e manipolarla con le mani dopo averla bagnata. Se si percepisce molto ruvida e granulosa il terreno sarà prevalentemente sabbioso; se la sensazione invece è di setosità ci sarà un’elevata percentuale di limo; infine se invece risulta appiccicoso alla lavorazione si avrà un terreno argilloso.

Se si presenteranno tutte e tre le sensazioni contemporaneamente il terreno sarà definibile di medio impasto. Questa tecnica è semplice ma è molto approssimativa: trovarsi in una delle tre situazioni esposte non significa avere a che fare con un terreno argilloso, sabbioso o limoso. Esistono infatti diversi miscugli intermedi.

 Valutazione del terreno al tatto. Questo consiste nel prendere una piccola quantità di terreno e inumidirlo. Successivamente si manipola a lungo e in diversi modi valutandone la composizione al tatto e la struttura creando diverse forme che consentiranno di avanzare delle ipotesi sulle componenti.

 Proprietà del terreno argilloso.

terreno-argilloso_NG1

Un terreno formato prevalentemente da argilla è in grado di trattenere acqua e principi nutritivi ed è ideale quindi per la produzione dell’orto. E’ però difficile da lavorare, specialmente dopo le piogge e si crepa nel caso si secchi molto. Se si forma una crosta superficiale questa risulta difficile da rompere specialmente se si forma la suola di lavorazione che diventa anche di difficile penetrazione per le radici.

 Proprietà terreno sabbioso

terreno-sabbioso_N1

Un terreno con molta sabbia, al contrario di quello ricco di argilla, trattiene molto poco l’acqua e i principi nutritivi che devono essere apportati attraverso l’uso di fertilizzanti naturali o dalla presenza di organismi terricoli nel terreno.

Si lavora facilmente e si asciuga con velocità, se si secca tendenzialmente  non si compatta e non si spacca e se forma croste superficiali queste sono sottili e facilmente smuovibili così come la suola di lavorazione.  E’ più veloce degli altri a riscaldarsi.

 Proprietà del terreno limoso

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Se il terreno si presenta ricco di limo, similmente al terreno sabbioso, non tratterrà né l’acqua né i principi nutritivi. Si crepa se secco e non è sempre di facile lavorazione in quanto fatica ad asciugarsi e a riscaldarsi dopo le piogge e dopo l’inverno; si compatta con facilità e da bagnato risulta fangoso. Se si forma una crosta in superficie questa risulta comunque sottile.

Proprietà del terreno di medio impasto

In questi terreni limo, sabbia e argilla sono presenti in proporzioni per lo più equilibrate: a seconda della prevalenza di una o dell’altra sostanza le caratteristiche saranno più simili a quelle della componente in questione.

Proprietà di un terreno ricco di humus

terreno con molto humus

Un terreno ricco di humus, che sia prevalentemente argilloso, sabbioso o limoso, ha delle caratteristiche positive in più. L’humus infatti richiama l’acqua e i principi nutritivi e migliora la struttura del terreno rendendolo di facile lavorazione. Tutti i terreni dovrebbero essere formati da humus in percentuali non inferiori al 3%. La percentuale di humus può essere aumentata con l’utilizzo di tecniche colturali adatte e i fertilizzanti.

 Proprietà di un terreno con molto scheletro.

terreno con scheletro

Lo “scheletro” è inteso come il risultato dello sgretolamento della roccia madre e quindi ghiaia, sassi e pietre presenti nel terreno.

Un terreno ricco di scheletro è un terreno più permeabile (ad aria e acqua) e più ossigenato , utilizza più humus e trattiene meno acqua e principi nutritivi. Dà però meno spazio alle radici e rende difficili le lavorazioni eseguite con i macchinari.

I terreni con scheletro, in base alle caratteristiche della terra, possono creparsi e creare la crosta o la suola di lavorazione e sono più o meno produttivi in base alla minore (alta produttività) o maggiore (bassa produttività) presenza di scheletro, dalla presenza di humus e dalle caratteristiche del terreno (sabbioso, argilloso o limoso). Se lo scheletro non è presente oltre il 5% la sua presenza non è rilevante.

Significato di terreno “in tempera”.

terreno in tempera

Si dice “in tempera” il terreno che permette, in base alla sua umidità, di essere lavorato senza grosse difficoltà e ottenendo buoni risultati. Per capire se un terreno è umido va sbriciolato tra le dita: se non si sbriciola e si mantiene nella sua forma originale è molto secco e la lavorazione sarebbe dispendiosa e non soddisfacente; se invece non si sbriciola ma modifica la sua forma è troppo bagnato e lavorarlo significherebbe formare zolle compatte; infine se il terreno si sbriciola facilmente è in tempera e adatto quindi ad essere lavorato.

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