Melanzane-coltivazione

Produzione delle Melanzane: Storia ed Origine della Melanzana

on Settembre 22 | in Progettare Giardino Biologico | by | with No Comments

La pianta e la produzione delle melanzane

La pianta della melanzana è una pianta erbacea annuale, sembra originaria delle zone calde dell’India e della Cina, e tipica del bacino mediterraneo proprio perché predilige per
produzione delle melanzane la sua crescita climi temperati e caldi.

Per la crescita della pianta di melanzana è necessario che la temperatura si mantenga abbastanza alta sia di giorno che di notte (la temperatura ottimale sarebbe di 15-16°C di notte e di 22-26°C di giorno, senza mai comunque superare i 30-32 °C): la pianta della melanzana infatti soffre il gelo, ed è per questo necessario coltivarla a non meno di 9-10°C.

La melanzana è un prodotto ortofrutticolo che presenta una pianta a fusto eretto, rigido e ramificato, leggermente spinoso, che può raggiungere gli 80 cm di altezza.

Le foglie della pianta di melanzane sono grandi, lobate e di colore verde brillante, colore dato dalla clorofilla, un elemento che aumenta di quantità man mano che la foglia si accresce, facendola diventare di conseguenza anche di un colore più scuro.

I fiori prodotti dalla pianta della melanzana sono piccoli e spinosi, e possono essere di colore violetto oppure bianchi: i fiori della melanzana presentano corolle a forma di campane con 5 stami, dalle antere di colore giallo che sbocciano tra giugno e settembre.

Nelle varietà di melanzana più tradizionali i fiori sono solitamente ermafroditi e solitari, e possono avere fecondazione autogama  o fecondazione incrociata, che avviene per mezzo di insetti. A tutt’oggi, con il miglioramento genetico delle piante, esistono varietà di melanzana con infiorescenze poliflore.

Le melanzane sono di non facile coltivazione, ed hanno bisogno di un terreno ricco di concime e ben drenato.

Come già menzionato questo tipo di pianta non teme il calore del sole, essendo un prodotto ortofrutticolo tipicamente mediterraneo, che ha un grandissimo fabbisogno idrico, in particolare durante la crescita delle bacche: con il termine di bacche si designano i frutti di questa pianta, quindi le melanzane che noi comunemente conosciamo.

Se il terreno non viene irrigato bene la pianta della melanzana produce frutti che non raggiungono la giusta grandezza e di conseguenza hanno sapore troppo amaro e piccante, oltre ad avere una polpa stopposa; una irrigazione regolare dunque fa sì che la produzione di melanzane sia buona sia dal punto di vista qualitativo che da quello quantitativo.

La melanzana ha una pianta con radici fittonanti, ed ha quindi bisogno di un terreno piuttosto profondo: le piantine devono essere piantate ad una distanza di almeno 40-50 cm le une dalle altre.

> Scopri tutte le varietà di Peperoni Bio

Il frutto o bacca della pianta della melanzana è piuttosto grosso e carnoso e può assumere, a seconda della varietà di melanzana coltivata, diversi tipi di forme e colore.

Le melanzane possono infatti essere di forma tonda, oblunga od ovoidale, ed essere di colore bruno violaceo , rosato o bianco.

La superficie (buccia) della melanzana può essere liscia, lucida o a coste.

L’ortaggio o bacca (la melanzana) è collegato alla pianta da un lungo peduncolo, legnoso a volte, e ricoperto di spine, terminante con il calice che avvolge la parte superiore della melanzana.

La polpa di questo prodotto ortofrutticolo è soda e di colore avorio, con un sapore amarognolo, che scompare dopo aver tagliato e salato a fette la melanzana, e presenta al suo interno dei semi piatti.

La presenza più o meno numerosa di spine su peduncolo e calice (parte superiore e più o meno spinosa della melanzana), oltre che di semi all’interno della polpa, varia da varietà a varietà di melanzana.

Le melanzane vanno raccolte quando la buccia è ancora lucida o rischiano di avere sapore troppo amaro; è necessario aver cura di utilizzare un coltello oppure delle forbici durante la raccolta, poiché la melanzana è un ortaggio che deve essere raccolto con il picciolo, in modo che questo prodotto ortofrutticolo mantenga la sua freschezza più a lungo:

Si possono consumare le melanzane entro 3-4 giorni dalla loro raccolta, conservandole nella vaschetta apposita per la verdura in frigorifero.

La melanzana è un prodotto ortofrutticolo largamente prodotto in tutto il mondo, con ampia concentrazione soprattutto nelle regioni mediterranee, a causa della scarsa resistenza di questa pianta alle basse temperature: la melanzana è infatti una pianta molto esigente in fatto di clima, che soffre particolarmente gli sbalzi di temperatura, che possono comprometterne lo sviluppo.

Tra i produttori mondiali di melanzane nel mondo, il maggiore produttore di melanzane presente sul mercato ortofrutticolo mondiale è la Cina, che produce annualmente  oltre 16 milioni di tonnellate di questo prodotto ortofrutticolo fresco, circa il 60% della coltivazione mondiale di questo ortaggio, seguita dall’India, con circa il 30% della produzione di melanzane a livello mondiale, e dalla Turchia, con una produzione annua che si aggira attorno al 5% della produzione mondiale di melanzane (dati 2009).

In Europa invece i maggiori produttori di melanzane sono la Spagna, l’Olanda, l’Italia (con una produzione di melanzane annua di più di 3 milioni di quintali, concentrata soprattutto in Sicilia), e la Grecia.

Le prevenzioni effettuate dai produttori di melanzane, dai distributori di melanzane, dalle aziende ortofrutticole che producono melanzane biologiche e dalle aziende ortofrutticole produttrici di melanzane biologiche, al fine di una miglior coltivazione ed una conseguente maggior produzione di melanzane sul settore ortofrutticolo, consistono in più tecniche, tra cui vi sono una rotazione adeguata tra le colture ortofrutticole (verdura fresca ed ortaggi freschi alternati), l’evitamento di ristagni idrici e di semine di melanzane troppo fitte, le irrigazioni regolari e costanti dei terreni dedicati alla produzione di melanzane e alla produzione di melanzane biologiche, l’asportazione dei residui di prodotto ortofrutticolo infetto ed infine le concimazioni azotate o effettuate con prodotti rameici (non attuate dalle aziende produttrici di melanzane biologiche, per le quali i trattamenti a base di sostanze chimiche sono vietate dai regolamenti di certificazione dell’Unione Europea).

Negli ultimi anni la produzione delle melanzane in molti paesi Europei è rimasta pressoché stabile, mentre in Olanda e Spagna la produzione di questo prodotto ortofrutticolo è aumentata sempre di più, e di conseguenza sono aumentate, anche se in maniera discontinua, le esportazioni di melanzane da questi paesi e l’importazioni in paesi appartenenti all’Unione Europea, quali la Germania (principale paese di esportazione delle melanzane Olandesi), il Regno Unito (secondo paese verso il quale sta aumentando l’importazione delle melanzane, soprattutto da parte della Spagna) e la Svezia.

L’esportazione e l’importazione delle melanzane ha subito alti e bassi nel corso dell’ultimo decennio: cospicuo è stato l’aumento di esportazione soprattutto per le melanzane prodotte in Olanda dal 2001 al 2007, anno in cui questo paese ha avuto un calo di richieste di esportazioni di melanzane, per riprendere invece con buoni risultati già nei primi mesi del 2010.

L’inizio del 2011 ha visto un ulteriore aumento delle esportazioni di melanzane, soprattutto grazie alla Spagna, altra grande nazione produttrice di melanzane, che ha registrato un notevole aumento delle esportazioni di questo ortaggio.

Ancora limitata invece è l’importazione delle melanzane verso quei paesi che non fanno parte dell’Unione Europea (Stati Uniti e Canada), sebbene sembra che il mercato si stia muovendo verso l’importazione di questo ortaggio fresco e che l’import di melanzane sia di conseguenza in leggera crescita.

Melanzane: storia ed origine

Melanzane storia ed origineLe origini della melanzana non sono ancora accertate, ma sembra che questo tipo di ortaggio si sia diffuso inizialmente nelle zone calde dell’Asia meridionale e più precisamente in India, oltre che in Cina, dove è probabile che questo prodotto… ortofrutticolo fosse coltivato già in epoca preistorica.

Non si fa menzione della melanzana per lungo tempo e non si conoscono nomi greci o romani che indichino l’etimologia di questo prodotto ortofrutticolo: per questo è più probabile che la melanzana non fosse ancora conosciuta in Europa in epoca Greco-Romana, ma si ha invece menzione di questo ortaggio fresco nel XIII secolo, quando la melanzana inizia ad essere coltivata nel nord Africa.

E’ solo attorno al 1400 che la melanzana venne introdotta, dagli arabi, nelle regioni occidentali e in Europa, anche se concentrata nelle zone che, per ragioni climatiche, erano più favorevoli alla crescita delle stesse.

E’ certo infatti che nel XV secolo la melanzana venne introdotta, proprio dagli Arabi, prima in Spagna e poi in Italia, e più precisamente in Sicilia, dove a tutt’oggi avviene la coltivazione più intensa di melanzane sul suolo nazionale Italiano.

Dal momento della sua introduzione in Europa, il nome di questo prodotto ortofrutticolo derivava dal termine arabo “badingian”: in Italia fu usato con l’aggiunta di “melo” come prefisso, divenendo quindi “melo-badingian”, più tardi “melangiana” e poi melanzana, nome che popolarmente veniva interpretato come mela non sana, poiché la melanzana è un ortaggio fresco non commestibile crudo (la melanzana, se cruda, ha gusto sgradevole ed è leggermente tossica in quanto contenente solanina), ma solo previa cottura.

Curiosamente, in alcune zone italiane la parola araba “badingian” venne invece preceduta dal prefisso “Petro”, e, per questo motivo, fino ai primi anni del 1800 in alcuni testi ove era menzionata la melanzana, questo ortaggio veniva identificato col nome di petronciano.

Per molto tempo la melanzana non riscosse molto successo: nel medioevo addirittura si riteneva che il consumo di questo ortaggio potesse provocare la pazzia. Si ha tuttavia menzione dell’uso della melanzana in un testo del 1550 (trattato della coltura degli orti e giardini) ad opera del naturalista italiano Soderini.

Nell’antichità la Melanzana veniva conservata e consumata in salamoia, arricchita di spezie aromatiche e piccanti; più recentemente, durante la seconda guerra mondiale (1939-1945), le foglie di melanzana venivano essiccate al sole ed usate dai contadini in sostituzione del tabacco, allora introvabile, per la confezione di sigarette e di sigari.

La storia delle melanzane, sebbene non continuativa e piuttosto travagliata nel corso dei secoli, ha comunque origini antichissime che risalgono alla preistoria, fino a radicarsi sempre più nella cultura moderna, dove la sua grande versatilità in cucina ha dato enorme spazio alla melanzana sul mercato ortofrutticolo moderno.

Nel settore ortofrutticolo mondiale vengono prodotte innumerevoli varietà diverse di melanzane, tanto che, ad oggi, la melanzana risulta tra gli ortaggi freschi che contano tra il maggior numero di varietà prodotte e commercializzate sul mercato ortofrutticolo internazionale.

Numerosissime sono oggi le aziende produttrici di melanzane, le aziende certificate per la produzione di melanzane, i produttori di melanzane, le aziende produttrici di melanzane biologiche, le aziende che si occupano di commercio di melanzane e confezionamento di melanzane, i distributori di melanzane, gli importatori di melanzane, gli esportatori di melanzane ed i grossisti di melanzane: la scelta varietale così ampia ha così notevolmente incrementato la concorrenza tra i Paesi nel mondo (appartenenti all’Unione Europea e non) per le produzione di melanzane ed il commercio di melanzane.

Richiedi una consulenza per la produzione delle melanzane!

Pin It

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

« »

Scroll to top