RISPETTIAMO LA NATURA…

on Novembre 12 | in Giardino Biodinamico, Orto Biodinamico | by | with No Comments

IL SOLE E GLI ANIMALI ATTRAVERSO LA BIODINAMICA

L’espansione delle basi scientifiche alle influenze sovrasensibili e lontane fa rinascere nell’uomo una nuova sensibilità e un più grande rispetto per il mondo dei vivi e ai legami che lo uniscono al paesaggio, al sole, alle piante e agli animali, selvaggi o domestici.

L’animale domestico, fedele compagno di strada e servitore dell’uomo da sempre, si trova al centro delle preoccupazioni della biodinamica. Si ritiene che sia suo dovere coccolarlo, proteggerlo, crescerlo, nobilitarlo e assicurargli condizioni di vita che riflettono gratitudine compreso il rispetto della sua integrità fisica: bovini con le corna, maiali e pecore con le code e pollame con il becco. Le corna dei bovini ad esempio sono considerate come organi che partecipano pienamente alla fisiologia di questo ruminante e sembrano essere di particolare importanza nel fenomeno della digestione e quindi per la qualità intrinseca della produzione di latte, formaggio e carne.

mucca-e-vitellino

Quanto alla produzione, ci si limita a un rendimento in accordo con le capacità dell’animale.  Per la maggior parte delle razze bovine da latte, per esempio, 4000-5000 litri per anno sembrano una quantità adatta che permette di nutrirle con foraggio grezzo, di avere delle condizioni fisiologiche corrette e una durata di vita normale fornendo un latte del quale la qualità può essere riconosciuta per le sue proprietà organolettiche e la sua facilità di trasformazione.

I PREPARATI BIODINAMICI

Acquisendo una comprensione più estesa del vivente, la biodinamica ha saputo mettere a punto una serie di preparazioni catalitiche che permettono di migliorare la qualità della fertilizzazione e di agire su diversi processi metabolici della natura, i più noti quelli legati a degli elementi chiave per l’agricoltura quali silice, calcio, potassio, fosforo, sodio, azoto. idrogeno, ossigeno, carbonio e zolfo.

Questi preparati sono dinamizzati e polverizzati sul suolo e sulle culture, o ancora utilizzati nell’elaborazione dei differenti composti e nella raffinazione del liquame.

Derivati del quarzo, dallo sterco di vacca e di diverse piante, stimolano le forze organiche e le energie vitali del suolo e delle piante.

Inoltre favoriscono l’equilibrio tra influenze cosmiche e terrestri come ad esempio gli shock climatici o una mancanza o un eccesso di acqua o di sole; sostengono inoltre uno sviluppo della radice e vegetale armonioso aumentando il tasso di materia organica, una buona struttura e stabilità del suolo, e una più varia e abbondante pedoflora e pedofauna.

pedofauna

Grazie a una rizosfera e agli scambi suolo-pianta meglio sviluppati, questi fattori contribuiscono non solo ad un alto livello di auto-fertilità del suolo e a un buon equilibrio sanitario della pianta, ma anche ad una maggiore qualità, sia nutritiva che gustativa, dei prodotti.

La biodinamica ha anche sviluppato una serie di pratiche e di rimedi di nuova concezione per frenare la proliferazione di erbe infestanti e parassiti.

Supportato per effetto dei preparati e l’organizzazione di certi lavori basato sulle influenze solari, lunari e planetarie, che possono essere un valido aiuto contro le malattie infestanti e difficili da gestire con i metodi classici.

I preparati biodinamici e i loro procedimenti di elaborazione sono di dominio pubblico e non subiscono né l’handicap di un segreto commerciale né quello di avere un costo esorbitante.

Possono essere sia acquistati che fabbricati in casa che essere elaborati da più persone all’interno di un gruppo.

Per essere pienamente efficace la preparazione deve essere fatta con grande cura e essere associata a delle pratiche agronomiche solide: minimizzare il lavoro del suolo e la compattazione da macchinari pesanti, fare delle buone rotazioni e colture associate e sui semi lavorare con colture di copertura e concimi organici, introdurre nella rotazione erba medica e dei pascoli multi specie di lunga durata, o, quando è possibile, orientarsi verso la semina diretta.

In più, la presenza di animali, tra cui una mandria di bovini, è un aiuto formidabile per aspettarsi un buon equilibrio sia agronomico che economico in una fattoria.

DIAMO AL SUOLO LA SUA VITALITA’ FECONDA

L’agricoltura biodinamica cerca di favorire un buon equilibrio e una buona salute a tutti i livelli della piramide biologica.

Stimando che terra e natura sono degradati a tal punto da non essere più capaci di rigenerarsi autonomamente, si considera che per sopravvivere e prosperare l’umanità deve acquisire una comprensione nuova e profonda delle leggi del vivente per poter ridare al suolo salute e vitalità feconda, indispensabile alla sanità delle piante e degli animali, e pilastri dell’equilibrio fisico e mentale dell’uomo.

L’importanza di un suolo rigenerato e pieno di vie è un segreto aperto e perfettamente conosciuto da tutti gli agronomi e tutti gli agricoltori che hanno già stabilito una coltura dietro un prato, ovvero in una terra che non è stata perturbata da strumenti per qualche tempo: un suolo rivitalizzato e equilibrato a una migliore struttura, più facile da lavorare, che trattiene meglio l’acqua, produce raccolti migliori e con scarsa presenza di erbacce, malattie e parassiti.

UN MIGLIORE EQUILIBRIO DEL SUOLO AGRICOLO

La biodinamica cerca di limitare gli apporti esterni per dei metodi culturali più rispettosi per la vita del suolo, le rotazioni delle culture più elaborate, una migliore gestione della fertilizzazione, l’impiego di preparati, quindi una condotta e una alimentazione meglio adattata ai bisogni fisici e fisiologici degli animali.

Queste pratiche permettono un equilibrio e una autonomia maggiore del dominio che, allo stesso tempo, si trova più protetto contro ogni tipo di contaminazione e di pericoli dall’esterno: ESB, afta epizootica, peste suina, influenza aviaria e una serie di altre infezioni batteriche e virali o anche problemi genetici.

Nella ricerca di autonomia e di equilibrio, il giardinaggio spesso gioca un ruolo importante.

Molto più produttivo e potenzialmente meno bisognoso di risorse e con un impatto ambientale minore che l’agricoltura in pieno campo, questa forma di cultura porta molti vantaggi che la mettono in prima linea per nutrire il mondo. In più, se pone la qualità come fattore essenziale, è un modo per costruire relazioni con i consumatori e l’ambiente socio-economico della fattoria.

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