potatura delle piante

Potatura delle piante: come potare le piante con il metodo biodinamico

on Ottobre 10 | in Cura delle Piante, Giardino Biodinamico | by | with No Comments

Come potare le piante con il metodo biodinamico

La Natura stessa provvede a potature spontanee, seccando i rami in ombra o quelli tra loro in competizione; per questo, in biodinamica, l’intervento dell’uomo non è sempre approvato, soprattutto se attuato solo per motivi estetici.potatura delle piante

Ciascun taglio, infatti, per quanto necessario e fatto ad arte, crea uno shock linfatico-vitale.

La pianta cerca sempre un equilibrio tra la forza della radice e quella della parte aerea e un taglio altera l’equilibrio. Per evitare in parte questo scompenso dovremmo intervenire lontano dalla fioritura, e sempre con il massimo delle precauzioni.

In base a queste considerazioni per agire bene è importante conoscere bene il tipo di pianta che abbiamo di fronte, se e un sempreverde, una latifoglia, se e una pianta da frutto o da fiore ma soprattutto sapere perché eseguiamo la potatura delle piante, avendo quindi questa consapevolezza possiamo decidere i lavori da fare o controllare il nostro giardiniere di fiducia.

LE POTATURE DELLE PIANTE SI DIVIDONO IN:

Potatura di formazione: la si esegue all’impianto e negli anni successivi per dare forma alla pianta o arbusto da un punto di vista estetico o in base al progetto del giardino che essendo in divenire ha bisogno appunto di formazione estetica, è importante che questa fase sia eseguita sempre dalla stessa persona con indicazioni del progettista .

Potatura di mantenimento: la si esegue una volta che la pianta o l’arbusto ha raggiunto la dimensione o l’aspetto estetico voluto, per la scelta temporale è importante conoscere bene il ciclo biologico della pianta.

Potatura di rimonda: la si esegue solo dopo dei danni provocati da maltempo o altro oppure se si vuole ridimensionare fortemente la pianta per un improvviso trapianto e deve essere eseguita da un professionista.

Potature verde o estiva: se si seguono alcune indicazioni è possibile eseguire potature anche in estate, dette potature verdi sono eseguite durante il ciclo vegetativo con lo scopo di deprimere il vigore vegetativo di alcune parti della pianta a favore di altre, con operazioni di spuntatura, scacchiatura, sfemminellatura, diradamento dei frutticini, sbottonatura dei bottoni floreali, cimatura, spollonatura, etc. perché si interviene su piante in vegetazione, in terra o in vaso (ligustri, pittospori, laurocerasi, ortensie anche latifoglie).

Si tratta di una potatura delle piante leggera che non asporta più del 10-15% della vegetazione presente.

GLI ACCORGIMENTI DA APPLICARE PER LA POTATURA DELLE PIANTE:

Seguire il calendario biodinamico rispettando il periodo riportato sulla colonna detto di trapianto o di piantagione, che corrisponde alla fase discendente della luna, in cui la forza della linfa è maggiormente convogliata alla radice, e la pianta ha meno stress vegetativo.

Ricordatevi che per eseguire questa pratica agronomica dobbiamo essere in serenità d’animo, in quanto andiamo a modificare o alterare un essere vivente e in base al tipo di pianta che andremo a potare ( fiori arbusti frutti ecc) è opportuno seguire le indicazione riportate sulla colonna “impulso delle lavorazioni” dove viene indicato il giorno relativo alla pianta da potare (es. la pianta da frutto e indicato potarla in un giorno frutto, la rosa in un giorno fiore ecc.)

Nel caso di forti tagli, con rami di più di tre anni, e consigliabile irrigare abbondantemente (con periodi di siccità non è il caso di quest’anno) per consentire all’apparato radicale la giusta somministrazione d’acqua alla parte aerea per non disidratare la pianta alla ripresa vegetativa.

Per potature importanti soprattutto nei sempreverdi intervenire nel pomeriggio-sera, il più tardi possibile, così sarà minore la forza di traspirazione del taglio e la cicatrizzazione avverrà con minore stress, in quanto la forze vitali verso il tramonto sono nelle radici.

Se la potatura della pianta viene eseguita in periodo di ripresa vegetativa e con temperature giornaliere superiori di 15/20 gradi e opportuno irrigare per almeno 2-3 giorni di seguito avendo cura di spruzzare anche la chioma e i fusti. In certi casi (es. la potatura delle piante di alloro) si bagna abbondantemente al piede un paio di giorni prima dell’intervento.

Pacciamare abbondantemente con paglia o corteccia per trattenere l’umidità del terreno in biodinamica e consigliano di lasciare la risulta della potatura al piede della pianta potata e se possibile cipparla e lasciarla decomporsi nel terreno sottostante.

Usare forbici, segacci, troncarami, svettatoi ben affilati puliti e disinfettati (con il fuoco no chimicamente).

Per quanto riguarda la sicurezza usate guanti adeguati le scale ben salde e controllate chi lavora per voi nel vostro giardino.

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TERMINI AGRONOMICI DELLA POTATURA DELLE PIANTE SONO:

Cimatura: eliminazione dei nodi terminali di un ramo (si eleminano le teste di salice)

Spuntatura: eliminazione dei nodi terminali di un ramo

Scacchiatura: eliminazione di germogli avventizi presenti sul tronco

Raccorciamento: asportazione di una porzione più o meno lunga della parte distale di un ramo

Speronatura: accorciamento che lascia solo i 2-3 nodi prossimali

Capitozzatura: accorciamento che interessa le branche principali o il tronco della pianta

Spollonatura: asportazione dei polloni

Diradamento: eliminazione di fiori, frutti o rami ritenuti in soprannumero

Sfogliatura: eliminazione di una parte delle foglie

Decorticazione anulare: asportazione di un anello di corteccia per favorire la fruttificazione della parte apicale del ramo

Intaccatura: vengono praticati due tagli a V sopra una gemma per asportare una parte di corteccia e favorire l’emissione di un germoglio

Incisione: consiste in un taglio che si approfondisce fino all’alburno con lo scopo di indebolire il vigore vegetativo nelle piante da frutto

Intaglio: serie di tagli ottenuti con una sega a lama spessa per poter inclinare branche di grosse dimensioni

Curvatura/Piegatura: non sono previsti tagli ma il piegamento ad arco di rami di cui si vuole rallentare lo sviluppo vegetativo

Divaricazione: non sono previsti tagli ma l’utilizzo di divaricatori per una giusta inclinazione delle branche

Torsione: non sono previsti tagli ma la parziale rotazione di un ramo intorno al suo asse con parziale rottura dei vasi legnosi e stimolazione a fruttificare

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