Pittosporo

on Giugno 8 | in Progettare Giardino Biologico | by | with No Comments

 

 Pittodporum tenuifolium

Pittosporum tenuifolium

Pur essendo un sempreverde, Pittosporum tenuifolium non ha la rigidità di certe piante a foglie persistenti che le rende un po’ finte, quasi fossero di plastica. È invece un albero dall’aspetto soffice e morbido, con foglie ondulate, portate da rametti esili e sottili, che si muovono al minimo passaggio d’aria e gli conferiscono una notevole leggerezza. Una caratteristica, questa, che altri piccoli alberi sempreverdi, come per esempio Osmanthus fragrans, Photinia x fraseri o il congenere Pittosporum tobira, non hanno.

 Osmanthus fragrans

Osmanthus fragrans

 Photinia x fraseri

Photinia x fraseri

 Pittosporum tobira

Pittosporum tobira

Pittosporum tenuifolium  è quindi ideale per quei piccoli giardini dove c’è bisogno di una presenza arborea non troppo ingombrante e insieme di una pianta di bell’aspetto e carattere.

Con la sua eleganza leggera riesce a rendere originali spazi di dimensioni contenute, magari anche un po’ anonimi o banali. Oltre a stare bene in un prato, da solo o in piccoli gruppi, si può fare ricorso a questa specie quando in un giardino si vuole ricavare uno spazio un po’ appartato, costruire una sorta di stanza verde.

Accanto a questa specie stanno bene piante con fiori dai colori tenui: per esempio cespugli di ortensie a fiori bianchi o ciuffi di Gaura lindheimeri.

 Gaura lindheimeri

Gaura lindheimeri

Esposizione. Pittosporum tenuifolium è un albero adatto ai climi miti e, tollerando i venti salmastri, anche alle zone costiere. Va messo a dimora al sole, pur potendo stare anche in ombra parziale. Dove le escursioni termiche nei mesi freddi sono significative, gli va assicurata una posizione riparata.

Temperatura. Sopporta temperature sino a -1/-2°C. le gelate prolungate possono bruciarne le foglie, anche se una pianta danneggiata dal freddo tende generalmente a rivegetare. Questa specie è soprattutto sensibile agli sbalzi di temperatura.

Terreno. Cresce su qualsiasi tipo di terreno, purché fertile, umido e ben drenato. Tollera quelli leggermente calcarei o sabbiosi, non ama invece i terreni troppo pesanti.

Innaffiature. Pittosporum tenuifolium non è una pianta avida di acqua. Nei primi due anni successivi all’impianto va però bagnata regolarmente dalla primavera fino all’autunno inoltrato; in seguito soltanto nei periodi più caldi della stagione estiva.

Messa a dimora. le piante acquistate con il vaso possono essere piantate tutto l’anno, con l’eccezione, nelle zone fredde, dei mesi di gennaio e febbraio per evitare danni alle radici. prima della messa a dimora è consigliabile cercare di distendere le radici capillari, cioè quelle più piccole: l’operazione, evitando il fenomeno delle radici spiralizzate, ne permette una migliore distribuzione nel terreno, favorendo l’attecchimento.

Concimazioni. Nel caso di piantagioni invernali si esegue una concimazione organica, per esempio con letame in pellet, al momento dell’impianto; in caso di piantagioni primaverili-estive la si effettua in autunno.

Potatura. Nel caso in cui non si trovino in vendita esemplari allevati ad albero, ma solo ad arbusto (il cui costo è oltretutto minore), si può procedere alla coltivazione in questa forma. Conviene quindi scegliere un esemplare con un fusto centrale dritto e ben sviluppato; successivamente eliminare, a mano a mano che si formano, prima i rami che spuntano alla base del tronco, poi quelli laterali.

Propagazione. In estate si prelevano talee semilegnose lunghe 15-20 cm, si immerge la base in una polvere ormonale radicante e le si inserisce in contenitori con substrato sabbioso, sistemando il tutto in ambiente caldo-umido, dove non arrivi il sole diretto.

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