Da bruco a farfalla: scoprite il miracolo della metamorfosi

on Aprile 10 | in Giardino Biodinamico, Orto Biodinamico | by | with No Comments

Cari signori, in natura accadono regolarmente piccoli miracoli di cui spesso non ci accorgiamo per la difficoltà di osservarli direttamente. Pensiamo, per esempio, alla nascita di una farfalla, alla sua trasformazione finale, dopo aver vissuto per un certo periodo con le sembianze tutt’altro che simili al bellissimo insetto alato che vediamo volare.

Per mostrarvi questo miracolo della vita ho raccolto in una sequenza le varie fasi del ciclo vitale di una delle nostre più belle farfalle, il macaone, descrivendo tutti i passaggi della sua trasformazione.

Un bruco di macaone gira tra gli steli di una carota selvatica, pianta di cui mangia le tenere foglioline.

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Dopo due o tre settimane dalla nascita smette di nutrirsi e sente il bisogno di legarsi a uno stelo tramite un sottile filo di seta che emette dalla bocca.

Dopo essersi saldamente legato, il bruco, nell’arco di poche ore, perde la pelle mostrando un nuovo involucro che protegge il suo corpo. Questo stadio è chiamato crisalide.

Il bruco rimane immobile nella sua crisalide e lentamente avviene la sua trasformazione, ovvero la metamorfosi. Una settimana dopo, infatti, è possibile vedere in trasparenza le righe delle ali della futura farfalla.

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Sono trascorse circa due settimane e qualcosa sta accadendo! La farfalla, già completamente formata, inizia a rompere l’involucro che la contiene.

Dopo pochi minuti la farfalla apre un varco nella crisalide e con forti contrazioni esce all’aria aperta. Le sue ali sono accartocciate e sembrano piccolissime.

Adesso la farfalla è uscita completamente e distende le ali all’aria per farle asciugare: tra poche ore sarà in grado di volare. In fondo alla crisalide è possibile vedere un liquido rosso simile al sangue, che non è altro che un liquido di scarto prodotto nel processo di trasformazione.

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Il macaone ha compiuto il suo primo volo. Si è staccato dallo stelo dove ha fatto asciugare le ali e si è portato su un tronco per un’ultima sosta prima di prendere definitivamente il volo sulla campagna.4

La vita è davvero meravigliosa, non trovate?

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