acqua nel terreno del giardino biodinamico

Acqua nel terreno del giardino biodinamico

on Luglio 15 | in Giardino Biodinamico | by | with No Comments

acqua nel terreno del giardino biodinamicoAbbiamo già parlato di quanto sia importante l’acqua per la coltivazione di un giardino biodinamico.

Questo elemento, in quantità variabili, è già presente nel terreno. La disponibilità di acqua nel terreno dipende dagli apporti meteorici e irrigui, ma anche dal contenuto di argilla e di sostanza organica presenti nel terreno. Queste sostanze hanno la qualità di trattenere l’acqua, quindi, tanto maggiore è la loro presenza, tanto maggiore è la capacità del suolo di immagazzinare acqua. La necessità di irrigare aumenta quindi nei terreni sabbiosi e con un basso contenuto di sostanza organica.

In una situazione ottimale ed equilibrata l’acqua occupa fra il 30 e il 45% dei pori del terreno (cioè degli spazi vuoti fra le particelle solide e gli aggregati). In queste condizioni gli spazi residui si riempiono di aria e così la radice può respirare e “fare bene il suo lavoro”. Contenuti superiori all’ottimale possono provocare problemi di asfissia radicale, mentre contenuti inferiori possono causare appassimento, scarso sviluppo delle piante e diminuzione del turgore e della grandezza dei frutti.

Tuttavia per coltivare un giardino biodinamico bisogna ricordare che alcune piante particolarmente amanti dell’acqua, come il cetriolo, la lattuga, la fragola, il peperone e la zucchina, si giovano di contenuti di acqua nel terreno superiori a quelli detti.

La misurazione della quantità di acqua nel terreno è un’operazione complicata, quindi ci si deve affidare ad osservazioni di campo per comprendere se è necessario irrigare o meno.

Un chiaro sintomo di carenza idrica è l’appassimento delle foglie, da rilevare nelle ore più fresche della giornata, perché nelle calde giornate estive un certo appassimento fogliare può essere una strategia messa in atto dalle piante proprio per risparmiare acqua, attraverso la chiusura degli stomi delle foglie (ma la chiusura può essere causata anche da asfissia radicale provocata da eccessi idrici).

Oltre ad osservare la vegetazione è opportuno accertare anche l’umidità del suolo. Con un forcone foraterra o una vanga si controlla fino a quale profondità il suolo si presenta umido. Il momento di irrigare arriva poco prima che il terreno del giardino biodinamico si presenti secco nei primi 20 cm e debolmente umido a profondità maggiori.

Se siete interessati al giardinaggio biodinamico,

richiedete maggiori informazioni!

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